Tutti la inseguono, non tutti riescono ad afferrarla. La fortuna è una chimera o un obiettivo che si può raggiungere?
I Greci antichi la chiamavano Tyche, i Romani Fortuna. La Fortuna era, nel mondo classico ,la Dea Bendata che distribuisce a casaccio riuscite e successi. Quadrifogli, coccinelle e ferri di cavallo non sono solo semplici oggetti o animali, ma per i superstiziosi rappresentano i simboli della fortuna. Secondo costoro, basta possederne uno o trovarne un altro affinché la dea bendata sia a nostro favore per un’intera giornata.
Nella vita ognuno di noi è il risultato di una perfetta combinazione tra ciò che ci riserva il destino e la consapevolezza delle scelte di vita che noi facciamo. Quale uomo o donna al mondo non sogna di ritrovarsi milionario grazie a una manciata di numeri fortunati? La fortuna esista, ma oltre ad identifica in una vincita in danaro o in un premio con lotto e superenalotto, una persona può ritenersi “baciata dalla fortuna” se ha un tetto sopra la testa, un onesto lavoro e una famiglia amorevole che la sostiene nei momenti difficili.
La Dea della Fortuna non ama i sacrifici quindi sii moderato.