Karma è il "non fare nel fare". Lasciare che fluidamente le realtà abbiano il proprio corso. Si agisce senza aspettare conseguenze o risultati sul breve o medio periodo. Alcuni lo definiscono lo yoga dell'azione, ma va ben intesa questa espressione nella sua valenza profonda, ovvero agire come muoversi nel mondo offrendo il risultato delle nostre azioni al Sè, o a Dio, come lo si voglia chiamare.
Cercare di fare quello che dobbiamo fare senza rimanere attaccati alla vittoria o sconfitta, al successo o fallimento.
I principi del Karma Yoga sono enunciati nel nel terzo capitolo della Bhagavad Gita dove viene descritto con queste parole:
“L’uomo che ha realizzato la sua identità spirituale non ha interessi personali nell’adempiere i doveri prescritti né ha motivo di non compiere tali doveri. Egli non dipende da alcuno per nessuna cosa. Si devono dunque compiere il proprio lavoro e le proprie azioni per dovere, senza attaccamento ai frutti dell’azione, perché agendo senza attaccamento si raggiunge il Supremo.” (Bhagavad Gita, III, 18-19).
Dunque, il Karma Yoga promuove l’azione concreta allo scopo di raggiungere la salvezza; viene promosso come capacità di agire con consapevolezza nel presente, senza alcuna aspettativa e soprattutto mettendosi al servizio del proprio sé spirituale, quello che condurrà alla salvezza.
Questo tipo di yoga si differenzia dai più comuni proprio perché non presuppone la classica pratica fisica ma si basa quasi del tutto sulla meditazione e sul potere della mente; può essere considerato più una filosofia di vita che una pratica nel vero senso della parola.
Il karma yoga non rinuncia, ma resta nel mondo e agisce in esso con consapevolezza, senza alcuna aspettativa per i risultati delle sue azioni, al sevizio del suo vero Sé.
Questo non significa accettare passivamente qualsiasi cosa, ma la capacità di rimanere presenti e distaccati nel compiere l’azione.
In questo modo, il Karma Yoga ci dice, si sciolgono i legami karmici che legano l’uomo al mondo illusorio (maya) e ci si unisce al divino e ogni azione diventa un atto meditativo.
Il nostro karma attuale è in rapporto alle azioni compiute in passato, dunque restando presenti, responsabili delle nostre azioni, scegliendo la cosa giusta da fare nel momento e restando consapevoli di far parte del Tutto, non si produce karma.
Il Karma Yoga insegna che qualsiasi malcontento che può venire dall’insoddisfazione per la propria vita, per il proprio lavoro ecc. è energia sprecata, poiché siamo gli unici responsabili di noi stessi ed è inutile sfuggire al proprio destino o opporsi con violenza, ma è utile accettare ciò che ci accade e agire restando sempre presenti come se fossimo in meditazione.Il principio fondamentale che ci insegna il karma yoga è che nella vita non serve desiderare un destino diverso da quello che hai e neanche di aver paura di agire in un certo modo, ma di comprendere ciò che è giusto fare in quel momento, nell’ora.
È solo accettando l’adesso che puoi ottenere un cambiamento.
Ognuno di noi fa nella vita delle cose che non piace fare; il Karma Yoga ci insegna di non sfuggire, ma di cambiare atteggiamento, cioè non è importante quello che fai ma come lo fai.
La seduta di Karma Yoga dura 1 ora.